martedì 31 dicembre 2013

"Spirito dei tempi" in luoghi oscuri

di Mattia Sangiuliano
«So our young men hid
with guns, in the dirt
and in the dark places»

P. J. Harvey
Un anno sta per concludersi; fra poche ore piazze e locali di tutto il mondo si riempiranno per celebrare la fine del vecchio anno e l'avvento del nuovo.

Un anno sta per concludersi e, già da settimane, i più grandi social network ripropongono, magari innovandoli, i noti ritrovati digitali per la celebrazione del vecchio, in vista del nuovo che avanza; dagli spot di facebook, da quelle raccolte di eventi che hanno caratterizzato un anno, mediante l'analisi dell'utenza sul social, al curioso montaggio di circa un minuto che plus ha proposto, unendo a caso foto, immagini e video che l'utente ha salvato con della musica campionata per la celebrazione di questi brevi istanti.
In questo marasma di celebrazioni personali, tutto viene sovrastato dalla pompamagna che accoglie, ad onore di cronaca -e di pubblicità- il noto ritrovato di casa Google: "Zeitgeist"; traduzione del tedesco "Spirito dei tempi".

venerdì 27 dicembre 2013

... Perch'io che nella notte abito solo

poesia di Giorgio Caproni, parafrasi e commento di Mattia Sangiuliano

... perch’io, che nella notte abito solo
anch’io, di notte, strusciando un cerino
sul muro, accendo cauto una candela
e riscrivo in silenzio e a lungo il pianto
bianca nella mia mente –apro una vela
timida nella tenebra, e il pennino
che mi bagna la mente...
strusciando che mi scricchiola, anch’io scrivo.

(da: Il seme del piangere)

martedì 24 dicembre 2013

"Inno a Satana" di Giosué Carducci

parafrasi e commento di Mattia Sangiuliano

“A te”; già dall'avvio del componimento è chiaro l'intento oratorio che muove il poeta, il quale, in questo componimento, vuole innalzare un canto allo spirito della modernità. Questa intenzione è chiara già dalle prime righe con la contrapposizione tra ciò che è “spirito” e ciò che è “materia”, in favore di questa seconda componente.
Il poeta riesce ad innalzare un omaggio al nuovo, al rivoluzionario, che rappresenta la rottura con il precedente e vecchio modo di concepire l'esistenza. Con un gioco di figure retoriche e di tematiche estremamente erudite, che gli hanno fatto valere la nomea di antidemocratico, in questo componimento, il Carducci introduce il lettore in un mondo fatto di immagini e di miti anche esoterici, ripresi dalla tradizione cristiana, dal mondo pagano, dalla mitologia greca e dalla letteratura latina, fondendo insieme tutto lo scibile in una cadenzata e precisa versificazione.