lunedì 29 aprile 2013

Disamina sul topos dell'osteria ne "il franco cacciatore" di Giorgio Caproni (parte 2 di 3)

(continua da 1 di 3)

di Mattia S.

In quel viaggio che simboleggia la ricerca gnoseologica di Caproni, l'osteria diviene il luogo in cui cercare riposo e ristoro per "le ossa a pezzi", come dice nella poesia "L'ultimo borgo". Nello stesso componimento si può leggere la tematica della "frontiera" che, se in Antefatto veniva declinata con "al limite della foresta", intesa sempre come confine, ora la si può leggere nella sua valenza politica; la frontiera è quel luogo, quella "striscia di terra" (per parafrasare Ungaretti) di nessuno, un ritaglio di terreno, una linea immaginaria, più che fisica, simbolo del traguardo, o ancor peggio, di una tappa; nonostante sia l'obbiettivo non risulta essere che mèta illusoria e vana, resa ancor più evanescente dalle asperità: "la strada/ era stata lunga", "i sassi" che ostacolano, "le crepe dell'asfalto", "i ponti più d'una volta rotti e barcollanti", elementi che rendono ancor più lontana la frontiera, nel momento della riflessione all'interno dell'osteria, nonostante il confine sia soltanto al di là di "un tratto" di terra.

giovedì 25 aprile 2013

Scarpe rotte eppur bisogna andar

di Mattia S.

È giusto festeggiare la liberazione? Domanda retorica questa ma mai, come in questi giorni, scontata e superficiale. Con il passare del tempo e degli anni, sembra di essere stati risucchiati in un gorgo ideologico fatto di retorica asfittica e, in quest'ultimo periodo, di anti-retorica (ovvero una retorica che vuole semplicemente imitare e reinventare, scimmiottando, quella vigente), all'insegna dell'oppositivo non-negativo di una contestazione dello status quo che, come in una struttura dal sapore barocco, si avvita su se stessa in una contrapposizione di elementi antitetici, spesso di cattivo gusto, messi li solo per "generare" quel dato effetto voluto e pilotato.
Se da un lato, l'abitudine a 'subire' determinati costumi ha svilito le manifestazioni dando molto credito a chi addita la faziosità di queste, o il mero elemento folkloristico, dall'altro si è riuscito a mantenere vivo un ideale comune che come un filo rosso attraversa tutta la storia repubblicana, sfidando le opposizioni e le contrapposizioni ideologiche.

mercoledì 24 aprile 2013

Il duro lavoro dell'assessore

di Mattia S.

"Il malvivente 'Flipper' Romoviz a piede libero. Procedono le indagini degli inquirenti mentre lo scandalo getta nel caos il penitenziario di Montacuto, edificato a pochi chilometri dai sobborghi della cittadina portuale di Ancona. Indagini a tutto campo e più di un richiamo ai tutori della legge che non sono riusciti a impedire l'evasione del recidivo violento, stupratore e pluriomicida, conosciuto con il soprannome di 'Flipper'. Le indagini procedono a ritmo serrato; le unità cinofile hanno setacciato in lungo e in largo la zona del carcere alle pendici del monte. L'ipotesi di una fuga via mare o di una presunta caduta è stata subito esclusa dagli inquirenti che stanno seguendo la pista di un possibile complice che possa aver fornito l'aiuto e..."

lunedì 22 aprile 2013

Disamina sul topos dell'osteria ne "il franco cacciatore" di Giorgio Caproni (parte 1 di 3)

di Mattia S.

L'osteria, in Caproni (già trattato qui), è il luogo di partenza di quel viaggio che l'Io lirico del poeta compie alla ricerca di Dio e, non a caso, è il punto di avvio dell'Antefatto che apre la raccolta poetica intitolata "Il franco cacciatore" (1973-1982):
Sedetti fuor dell'osteria,
al limite della foresta.
Aspettai invano. Ore e ore.
Nessun predace in cresta
apparve della malinconia.
Aspettai ancora. Altre ore.
Pensai, in straziata allegria,
al colpo fulminante
del franco cacciatore.

venerdì 19 aprile 2013

La piaga degli "esodati". Senza Mosè e senza manne.

di Mattia S.

Questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto. essi ci vennero con Giacobbe, ciascuno con la sua famiglia.
Emblematiche le parole che aprono l'Esodo, il secondo libro della Bibbia, in cui prosegue il racconto della Genesi: la discendenza scelta è diventata un popolo che, in Egitto, vive in schiavitù. La schiavitù di un popolo che non può opporsi al tragico destino che lo costringe a vivere in catene, sotto la volontà di un tiranno, che diviene legge.

mercoledì 17 aprile 2013

Un appuntamento

di Mattia S.

Uscendo di casa il sole quasi acceca Samuele che è costretto a portarsi la mano sugli occhi per schermarsi dalla luce. Nonostante l'autunno sia bello che incominciato, il bel tempo tiene; sembra quasi di essere in primavera, in una di quelle giornate di tardo aprile con i loro boccioli variopinti che anticipano le infiorescenze, preannunciando una torrida estate. Ma, come può notare Samuele, nonostante il caldo, gli alberi del quartiere stanno perdendo le foglie, unico dato tangibile della stagione che avanza.

martedì 16 aprile 2013

38° parallelo

di Mattia S.

Gli scarponi affondano nel fango per poi risollevarsi a fatica solo per risprofondare, di nuovo, sino alla seconda fibbia della calzatura 100% Army USA, pagata con i soldi dei contribuenti.
Il morale è basso, letteralmente "sotto le suole" proprio in mezzo alla poltiglia maleodorante che stanno calpestando. Il silenzio grava sui militari del plotone. I pochi rumori del sottobosco si mescolano con lo scoordinato scalpiccio sulla malta scivolosa.
I soldati statunitensi, sotto un cielo gravido di pioggia, fissano con occhi spenti il fondo umido su cui poggiano i pesanti scarponi, fucile in spalla, zaini ciondolanti e testa bassa. Da oggi non spareranno un altro colpo in quel teatro del globo. La guerra è stata persa. I movimenti fiacchi e stanchi dei militi americani convergono in un unico e disarmante pensiero: "l'Occidente è stato sconfitto dalle potenze rosse". Già se la vedono, la Russia, ridere di questa sua piccola vittoria, all'interno del suo "blocco" Comunista. Ai soldati a stelle e strisce non importa niente delle trattative del Presidente Truman con Kim Il Sung. A loro preme e brucia solamente questa sconfitta.

lunedì 15 aprile 2013

"Movimento" di Aldo Palazzeschi

parafrasi e commento di Mattia S.

Io vo... tu vai... si va...
Ma non chiedere dove
ti direbbero una bugia:
dove non si sa.
E è tanto bello quando uno va.
Io vo... tu vai... si va...
perché soltanto andare
in un mondo di ciechi
è la felicità.
        
                (da "Via delle cento stelle")

giovedì 11 aprile 2013

"L'avventura d'un automobilista". Italo Calvino dà lezioni per una buona politica.

di Mattia S.


Il breve racconto di Italo Calvino intitolato "L'avventura d'un automobilista", presenta un'interessante architettura che, snodandosi attraverso la narrazione, sviluppa e sostiene una tematica antropologica estremamente attuale.
La vicenda si svolge tutta su una lunga e buia autostrada; come ci dice il narratore una "autostrada a 3 corsie, di quelle con la corsia di mezzo che serve per i sorpassi nelle due direzioni". E mentre corre sulla strada i suoi "pensieri corrono per conto loro in un circuito di alternative e dubbi" che non riesce "a disinnestare", mentre percorre il tratto di strada tra le città A e B.

mercoledì 10 aprile 2013

Il cacciatore

di Mattia S.


Un "Bang" rimbomba per i vicoli deserti, nel primo pomeriggio primaverile. Un ragazzino insegue saltellando il suo stesso eco nascondendosi, dopo ogni sparo, dietro i bidoni della nettezza urbana o dietro a una macchina parcheggiata.
-Arrenditi delinquente!- sibila a denti stretti, -sei circondato!- E saltando fuori all'improvviso dal suo nascondiglio, spara con l'indice della mano destra mentre, con la mano sinistra, si sposta i capelli umidi di sudore dalla fronte arrossata per il calore e per la frenesia del gioco.
La sparatoria prosegue nella sua rievocazione filmica, e mentre il pollice si abbassa sulla mano rievocando il grilletto di una rivoltella e le guance si gonfiano per riprodurre il suono di una raffica di pallottole, una parte della sua mente può abbandonare il gioco e lo stesso quartiere che sta ospitando lo scontro.

lunedì 8 aprile 2013

"Il vetro rotto" di Umberto Saba

Parafrasi e commento di Mattia S.


Tutto si muove contro te. Il maltempo,
le luci che si spengono, la vecchia
casa scossa a una raffica e a te cara
per il male sofferto, le speranze
deluse, qualche bene in lei goduto.
Ti pare il sopravvivere un rifiuto
d'obbedienza alle cose.
                               E nello schianto
del vetro alla finestra è la condanna.
                                                          (da Il Canzoniere, Ultime cose)

giovedì 4 aprile 2013

La freccia del Parto.

di Mattia S.

Matteo Renzi non ci sta e rottamando Bersani scaglia la "freccia del Parto" contro il suo stesso partito aprendo al centro-destra.

I Parti erano una popolazione stanziata presso le sponde del Mar Caspio, rimasero nella storia per il filo da torcere che diedero a Roma, attorno al I secolo a.C. (dal 92 a.C. al 31 a.C.), lungo i confini orientali del dominio romano. Il mondo latino dovette far fronte ad un'agguerrita popolazione che, di fatto, limitava le pretese ecumeniche romane. I Parti, proclamandosi eredi dell'antico impero achemide, non solo ambivano a riconquistare i domini storici dei loro predecessori ma coltivavano pretese ecumeniche pari e opposte a quelle di Roma.
Il disegno universalistico romano dovette scontrarsi con la frustrante superiorità tattica della armate partiche che, inizialmente, sembrava assoluta; nonostante le debolezze interne di uno stato di tipo feudale, senza tradizioni civiche, che conosceva in continuazione periodi di incertezze e problemi di successione, l'esercito dei Parti si affidava in tutto e per tutto alla cavalleria pesante: forze montate  di lancieri corazzati che raccoglievano l'alta aristocrazia e micidiali arcieri.

mercoledì 3 aprile 2013

Virtuosismo

di Mattia S.

"I modelli sono una strada spianata; esempi da seguire e, magari, da imitare". Queste e altre considerazioni attraversano la mente di Samuele, in un tiepido e assonnato primo pomeriggio di inizio autunno. Samuele, con il suo violino, si sta esercitando sopra uno spartito di musica sacra di Brahms. Da qualche tempo ha perso l'abitudine di guardare la televisione. Tutti i programmi di svago gli sono improvvisamente venuti a noia. Al di là del muro sua madre sta lavando i piatti del pranzo. Nella sua stanza, insonorizzata alla bell'e meglio, con le scatole di cartone delle uova, prese con tanta fatica, nell'alimentare vicino casa, non fa fatica a entrare l'indistinto scroscio dell'acqua corrente, a causa dell'ovvia insonorizzazione a buon mercato.

martedì 2 aprile 2013

La Chiesa è reazionaria?

ricordando papa Wajtyla

di Mattia S.

La Chiesa si è evoluta di pari passo con le istituzioni e con la divulgazione dell'informazione. Ha adottato gli strumenti della società civile per rispondere ad esigenze sempre nuove e non di rado problematiche, avvicinandosi al mondo laico.

Otto anni fa, il 2 aprile 2005, si spense Papa Giovanni Paolo II, nato Karol Józef Wojtyła. Papa Giovanni Paolo II era salito al soglio pontificio il 22 ottobre 1978, data del suo insediamento succedendo così a Giovanni Paolo I, il cui periodo di pontificato (soli 33 giorni) è stato caratterizzato dalla brevità e del "sorriso", come lo ricordano la stampa e la società civile. Troppo presto ricevette l'appellativo di "Servo di Dio".

lunedì 1 aprile 2013

"Desolazione del povero poeta sentimentale" di Sergio Corazzini

parafrasi e commento di Mattia S.


I
Perché tu mi dici: poeta?
Io non sono un poeta.
Io non sono che un piccolo fanciullo che piange.
Vedi: non ho che le lacrime da offrire al Silenzio.
Perché tu mi dici: poeta?